Il Turismo in Puglia e la Bellezza in cui viviamo

Per evolvere il turismo in Puglia dovremmo prendere maggior coscienza che siamo custodi e gestori di destinazioni magiche per tutto l’anno. Apprezzare la bellezza è una questione di responsabilità, ma anche di sensibilità.

In Puglia il turismo e l’economia che ne deriva vengono ancora identificati con la stagione estiva tuttavia, oggi più che mai, nell’era del web, dell’IA e dei social, l’immenso patrimonio culturale, umano, storico, artigianale, enogastronomico e paesaggistico fanno della nostra regione una miniera inestimabile almeno per 10 mesi l’anno, e non solo dal punto di vista prettamente economico ma anche come luogo ideale di incontri ed interazioni potenzianti sullo scenario internazionale odierno.

Sulla qualità e la fama nel mondo dei nostri prodotti, dei nostri luoghi, della nostra gente e della nostra storia è superfluo soffermarsi ancora; il balzo in avanti che i pugliesi (e italiani) dovrebbero invece fare è nell’impossessarsi profondamente della conoscenza e delle vibrazioni intense con cui il loro Paese incanta i visitatori, e riorganizzarsi con gli ideali e gli strumenti di oggi. Per visitatori non intendiamo solo i turisti stranieri con la macchina fotografica (o smartphone), bensì tutti coloro che vanno in giro durante l’anno per qualunque motivo (lavoro, affari, studio, nozze, tempo libero, etc). Il turismo oggi non è più oggi solo un obiettivo strategico, è soprattutto una condizione emozionale ed estetica in cui un territorio riesce a dare benessere sia a chi viaggia (per qualunque motivo) che a chi vi ci vive..

Un momento pugliese vivibile in molti mesi dell’anno – ph Gino Tafuto

Come suggeriva qualche anno fa il fondatore di slow food, Carlo Petrini:

 “Il turismo del futuro? Parte dai cittadini, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano: i turisti arriveranno di conseguenza”

In una Terra come la Puglia, con paesaggi, economie e clima benevoli per oltre 10 mesi l’anno, i motivi di viaggio sono infiniti e lo sono per tutto l’anno. La Regione Puglia, in questa direzione, ha istituito Puglia365, Piano Strategico del Turismo della Puglia 2016-2025, coinvolgendo tutto il territorio. Un processo corale che potrebbe portare alla costruzione di una nuova visione condivisa del turismo in Puglia.

Di queste nuove visioni abbiamo parlato con Antonio Prota, manager in diversi progetti turistici internazionali ed esperto in Italia di Turismo e Marketing Territoriale.

Questo periodo di vita sospeso ha evidenziato l’importanza del turismo nella nostra regione, intesa come società globale in termini di desiderio e necessità, in particolare nella nuova visione di futuro possibile.

Se da una parte possiamo considerare il futuro una variabile prevedibile, soprattutto attraverso l’analisi storica dei big data, dall’altra per affrontare le nuove sfide bisogna rimettersi in discussione. Per molti questo è un campo meraviglioso perché apre nuove frontiere alla sperimentazione costruita sull’intuizione e sulla creatività, in cui la bellezza dei propri sogni diventa l’origine del divenire e la voglia di conoscenza la vera energia dell’evoluzione.

La nuova visione di turismo in Puglia, con la capacità di far vivere emozioni e sentimenti che restino impressi per sempre nella memoria, diventa il frutto di processi integrati di reinterpretazione creativa per favorire il passaggio da pubblicità a racconto culturale, da apparenza a sostanza, da distaccato a coinvolgente, da fantasia a autenticità, da target a cittadini temporanei, da ego-sistema a eco-sistema, da promessa ad affidabilità. Il destino del viaggio come desiderio della vita, alla ricerca di elementi iconici, segni di una trasformazione profonda dei territori e degli uomini che hanno lasciato il loro segno per la creazione di bellezza e di benessere collettivo. 

Bisogna ridisegnare con coraggio i confini delle nostre conoscenze per aprirsi ad un mondo nuovo, in cui grazie all’innovazione digitale non vincono più i poli industriali ma piuttosto l’aggregazione delle menti per la divulgazione di cultura dell’innovazione che generi investimenti produttivi di valore sia etico che solidale

Bisogna saper orchestrare le interazioni tra gli attori che creando valore per sè e per tutti, non come cacciatori ma come giardinieri, coltivino le relazioni in un’architettura cooperativa.

Bisogna credere che il cibo, l’arte, il movimento e l’energia dei luoghi rappresentino i pilastri di una nuova filosofia delle comunità che desiderano vivere in armonia con la natura.

Bisogna coinvolgere le comunità co-progettando sinergie positive tra agricoltura, turismo, artigianato e commercio per determinare una crescita sostenibile con le vocazioni dei territori. Una crescita culturale, economica e sociale che pone al centro le relazioni tra residenti, turisti e ambiente. Un turismo con un approccio pluralista e multisettoriale diventa fondamentale per la ripresa dei territori che vogliono trasformarsi in nuove destinazioni aperte ai flussi sostenibili.

Bisogna formare giovani leader territoriali capaci di ascoltare, collaborare e co-creare, con un approccio pluralista, per sconfiggere il ritorno dell’egoismo individuale.

Bisogna costruire workflow innovativi che grazie al 5g partano dalle infinite connessioni dell’Internet of things, si amplifichino con l’Intelligenza Artificiale del Natural Language Processing e finiscano nello Storytelling Social

Una delle skill moderne è saper raccontare i luoghi e le persone – ph Gino Tafuto

Bisogna realizzare piattaforme la cui cultura di base sia focalizzata su user experience e design per spostare le competenze dalle attività ripetitive a quelle pro-attive, gestendo al meglio il customer care.

Gli italiani per primi devono prendere maggior coscienza che sono custodi e gestori di destinazioni magiche, devono lasciarsi ispirare dall’arte per generare una volontà collettiva capace di traguardare il presente nei suoi limiti e nutrire l’anima. Apprezzare la bellezza è una questione di sensibilità e vibrazioni (vibes),

Antonio Prota è esperto di turismo internazionale e marketing territoriale, imprenditore e manager di vari progetti in Africa, Caraibi, Stai Uniti e Italia. Presidente del Contratto di Rete Green Road. Presidente della Ada Travel srl – start up di convergent marketing –  in team con Marco Landi (ex VP di Apple ).

Antonio Prota, a sinistra, a Polignano durante un week end MaMa Puglia – ph Gino Tafuto

Autore di diverse pubblicazioni e collaborazioni editoriali. Vince nel 2011 il Premio OK Italia Unicredit per aggregazione e valorizzazione del territorio italiano. Vince nel 2017 il Premio Neruda Award 2017 per meriti socioculturali nella provincia di Taranto.

In ADA Travel si occupa di Turismo ed Economia nelle logiche di management e marketing del territorio. All’interno dell’insegna ADA Travel nasce ADA Tour, un tour operator specializzato nell’incoming innovativo in Puglia e Basilicata. Col brand MaMa Puglia partecipa al programma regionale Puglia365, volto ad aprire la Puglia ad un turismo multicanale e multistagionale.

“C’è molta bellezza intorno a noi, dobbiamo solo avere la capacità di osservarla e preservarla” A.P.

Gino Tafuto

Fotografie di Gino Tafuto