E-commerce o info-commerce? Innovazione non vuol dire solo “avere un sito, ma ammodernare un processo sia mentale che organizzativo.

Un ristorante/macelleria tipico pugliese con sede a Milano fattura 700 mila € nel solo mese di aprile, in piena emergenza coronavirus. Come? Trasformandosi in vendita online e consegnando in tutta Italia piatti pugliesi e tagli di carne di tradizione al fornello pugliese. E’ sufficiente avere un e-commerce o serve altro?

Onore al merito a questi “brillanti” pugliesi che, immersi nella frizzante cultura economica milanese, hanno saputo unire intelligentemente la genuina tradizione di famiglia alle nuove tendenze digitali di offerta e domanda, rese ancora più diffuse dalla crisi “virus”.  Tra imprenditori che attendono le 600€, quelli che si stanno scervellando per ottimizzare i pochi posti utilizzabili con le norme, ce ne sono diversi che si organizzano anche con asporto e consegne a domicilio (delivery, nel gergo business), tra questi alcuni più evoluti adoperano strategie, canali e strumenti del web per far conoscere ed apprezzare il proprio brand e i prodotti/servizi. Come il ristorante Il Mannarino, a Milano, che propone tagli di carne e piatti tipici della cucina pugliese, tradizione ereditata dai ricordi della nonna e dall’antica macelleria di famiglia, a Brindisi. Ha iniziato a consegnare su Milano raggiungendo in pochi giorni 600 consegne quotidiane e punta a raggiungere le 1000 consegne al giorno. Stando sul web sono stati visti da tutta Italia e, con loro sorpresa, hanno cominciato a ricevere richieste da ovunque.

Cosa si muove in Puglia per venire incontro alle ormai diffuse nuove pratiche digitali del pubblico (noi inclusi)? Impossibile essere esaustivi in un solo articolo, facciamo solo qualche esempio “simbolico”. Per venire incontro allo scetticismo ed alla refrattarietà della gran parte di produttori e commercianti nascono delle piattaforme Multi Market Store, cioè imprenditori digitali che creano un e-commerce in cui inserire più realtà aziendali, occupandosi loro del necessario marketing e distribuzione per i loro partner/clienti e trattenendo una commissione sulle vendite effettuate. E’ il caso per esempio del Market Store pugliese My Store 016  che ospita soprattutto commercianti ed artigiani creando delle vetrine per i loro prodotti e attivare strategie di posizionamento e pricing.

Altro esempio, che applica una doppia strategia, è quello di Pinco Pallino, Market Store Locale che nasce in Valle d’Itria rivolgendosi soprattutto ad artigiani, distributori e produttori del vasto e prestigioso mondo enogastronomico pugliese. Pinco Pallino agevola le aziende nel promuovere e distribuire in Puglia i propri prodotti, tramite consegne a domicilio e pagamenti online; in seconda strategia seleziona i più interessanti e performanti sul mercato pugliese per posizionarli su un’altra piattaforma online che si occupa invece del posizionamento e vendita sui mercati nazionali ed esteri.

E poi c’è finalmente “lui”: l’e-commerce diretto dell’impresa, quello che porta il proprio brand e che è parte “operativa” della storia, filosofia e delle strategie dinamiche e personalizzate dell’azienda proprietaria.

Tra le mie collaborazioni e partnership, ho il piacere di operare in Puglia con la Web Agency nazionale Si4web (Si for Web), faccio parte del Team Puglia di consulenti digitali diretti da Nico Colaprico, questo gruppo ha avviato negli ultimi due anni e gestisce oltre cento e-commerce per altrettante imprese pugliesi, in diversi settori e sparse in tutta la Puglia. Siamo costantemente aggiornati e sintonizzati sulle dinamiche dei mercati per poter seguire e meglio interagire con i nostri clienti. E quindi mi permetto di sintetizzare alcune nostre riflessioni.

Innovare per le aziende pugliesi non significa semplicemente “aprire un e-commerce”, così come “avere un sito” non vuol dire essere performanti e visibili sul Web di oggi. Il processo di acquisto si è modificato e velocizzato negli ultimissimi anni, soprattutto per la diffusione d’uso degli smartphone. Quando noi, come utenti, acquistiamo dal web vogliamo rapidamente capire la affidabilità, la qualità ed il valore percepito di quel prodotto e di chi lo propone. Tutto ciò implica una serie di strategie da applicare ed implementare con operosità nel tempo, con competenze e costanza come si fa per un negozio fisico.

L’impresa che entra nel mondo e-commerce deve innovare anche altri settori aziendali: produzione, spedizioni, marketing, magazzino, gestione clientela, customer care etc.

Quando riteniamo che alcuni nostri clienti non siano pronti per il totale cambio innovativo, consigliamo loro di iniziare con l’ info-commerce, cioè informare il pubblico online per poi vendere al negozio fisico; questo primo step permette all’imprenditore pugliese di prendere confidenza con il mondo del web odierno senza dover di colpo gestire decine di chiamate e consegne da fare (se si sbaglia sul web si paga più velocemente).

Il marketing è articolato ed oggi comunicare adeguatamente sui social, studiare le analisi statistiche, curare la propria brand reputation, creare cultura verso il proprio pubblico sono aspetti fondamentali per portare al successo un e-commerce.

Il ristorante Mannarino fa esattamente questo, ha innovato le funzioni del proprio personale, non si limita a “vendere” bensì accompagna i propri clienti nel corretto uso dei prodotti, ha creato un “brand” fondato su tradizione, genuinità, simpatia ed affidabilità professionale. Dell’attitudine all’ innovazione di comunità, imprese ed individui, ho parlato in alcuni articoli: la sintesi è “restiamo legati alle nostre radici ma innoviamo le nostre interazioni sociali per scambiare e condividere idee, progetti e buone pratiche. Intanto, nell’ immagine che segue, un accenno alla curva di Everett Rogers su come si muovono individui e comunità di fronte all’ innovazione:

Puoi leggere il mio articolo o approfondire qui

Innovarsi quindi, senza dimenticare le tradizioni, i valori e trasferendo sul web l’affetto per la nostra terra ed il rispetto per le persone che incroceremo.

Lo diceva un grande filosofo dei nostri tempi, scomparso pochi anni fa e che ha conosciuto l’evoluzione web di questi tempi: Raimon Panikkar

L’economia umana deve trattare degli uomini e dei loro bisogni, non solo delle merci e delle loro leggi

Raimon Panikkar

Bene Puglia, vogliamo vederti sempre più presente ed amata nel mondo.

Innovati presto e con saggezza!

Gino Tafuto

Fotografie di Gino Tafuto.. Cioè io 🙂